Incontro con l’autore G. Visitilli

Mercoledì 16 aprile 2025, le classi seconde e terze dell’I.C. Pascoli-Giovinazzi-Surico di Castellaneta hanno dialogato con l’autore G. Visitilli

Mercoledì 16 aprile 2025, le classi seconde e terze dell’I.C. Pascoli-Giovinazzi-Surico di Castellaneta hanno partecipato ad un incontro con l’autore Giancarlo Visitilli, incentrato sul libroLa pelle in cui abito. L’incontro si è tenuto in due turni nell’Aula magna del plesso Pascoli.
La pelle in cui abito è un romanzo che racconta la storia di Kader, un ragazzo di quindici anni che si mette in viaggio dalla Costa d’Avorio diretto verso l’Europa. Visitilli ci racconta la fuga da casa e l’attraversamento del deserto, l’incarcerazione in Libia e il viaggio nel Mediterraneo, fino all’arrivo in Italia.
Dopo una breve presentazione del suo romanzo, Giancarlo Visitilli ha parlato del suo incontro personale con Kader e del dialogo da cui è nato il suo romanzo. Dopodiché, l’autore ha lasciato spazio alle domande dei ragazzi, che sono state variegate e hanno spaziato su vari temi.
Il nucleo centrale del discorso tenuto dall’autore ha riguardato l’importanza e la necessità della cultura, del sapere e della formazione di sé come antidoto ad una vita inutile e inconsapevole.
Tra i tanti punti affrontati, l’autore ha sottolineato anche il valore costruttivo e redentore del dolore – un momento di caduta che solo può essere preliminare ad un nuovo inizio – e la natura libera e liberante dell’amore, che non può essere una costrizione esterna e non può mai soggiacere a degli imperativi, nemmeno quelli degli adulti.
L’autore ha insistito altresì sul valore e sulla ricchezza dell’inclusione, della multiculturalità, del “mescolamento” di colori della pelle, lingue, tradizioni, saperi, per creare un ambiente più colorato e accogliente.
Non sono mancati accenni e appelli agli educatori – genitori e docenti – i quali non devono imporre le proprie aspettative e i propri modelli a figli e studenti, ma toccare le corde interne dei ragazzi, sostenerli nella creazione du una propria identità e orientarli nel prendere le redini del proprio percorso di vita.
L’incontro è stato molto sentito dagli studenti ed ha suscitato emozioni che essi hanno espresso con coraggio, spontaneità e libertà: un manifesto di come la scuola possa e debba essere un luogo in cui esprimere sé stessi e affrontare la vita per quello che è, luci e ombre.

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